Raccolgo i ricordi...
Raccolgo i ricordi sparsi per casa e chiudo, come faccio ogni sera, la cassapanca delle mie memorie.
Poi cerco le parole superflue abbandonate nel giardino e dopo aver
ripulito l'anima dalla immondizia accumulata, indosso il pigiama di
carta e leggo le poesie che mi accompagneranno questa notte, nei luoghi
dove l'infinito ha fondato le sue città individuali.
Viaggerò
ancora una volta, accanto a te e ci perderemo come è giusto sia, dopo la
nebulosa di Gagarin, per ritrovarci su quella stella in cui firmammo il
nostro accordo d'amore nella buia notte prima che iniziasse questo
terzo millennio.
E saliremo incerti sulla scala che disegnai da
ragazzo, costruita con i colori dell'arcobaleno e con la musica che
ascoltammo sulle nubi, cercheremo noi stessi nella proiezione dello
zenith.
Sarà l'ultima cosa che vedrai in questa vita, ma te lo
giuro che in quel futuro in cui ci ritroveremo, ti racconterò ogni cosa
di quello che hai perso.
Aspettami ti prego, dovessi crollare il mondo... aspettami!
(2012 - Michele Giunta - "Raccolgo i ricordi...")
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