La scienza della libromania

mercoledì 13 gennaio 2021

Per amore di Verità e Giustizia, aspiro alla Menzogna.


Gioie e dolori, nascita e sfinimento, litigate e pace fatta sotto le coperte. Che dovrei dire d'altro della mia vita reclusa in questa stanza? Passi che fuori la glaciazione ormai ha distrutto tutto il mondo e che le lande desolate sono divenute le nuove vesti di questo brullo pezzo di pianeta, passi anche che il cibo in scatola ha raggiunto ormai livelli di autocelebrazione che sto perfino cominciando a credere all'intelligenza sublime dei fagioli e passi pure che la mia immagine riflessa allo specchio abbia cominciato, da qualche settimana, a rispondermi con arguzia, ma mai e poi mai mi piegherò: sono altezzosamente e indefessamente convinta che non sarò io a cedere, non io, non per prima! 


"Che ci stiamo facendo ancora qui dentro?" sembrava dire la bestiola.

... e perchè mi stai disturbando ora, durante il mio sproloquio sulla nostra sopravvivenza?

Il gatto si stiracchiò sbadigliando, guardando l'orologio ticchettare. I suoi occhi erano due piccole fessure insonnolite, gialle come pozzi d'acqua sporca.
"Maaaaaaaooooooooooo!" protestò per la porta chiusa.

 

- continua -

mercoledì 6 agosto 2014

Il libro di Vukic:La memoria del Fiore


Quasi dieci anni fa iniziai la mia avventura di scribacchino. Certo nella mia adolescenza, come la maggior parte dei ragazzi, scrivevo sentite, strazianti e bellissime poesie (!!), ma solo in "età matura" mi dedicai a racconti brevi e poi, più tardi, ai miei primi romanzi. Ne ho scritti per ora tre, la maggior parte sui treni, quando allora facevo la pendolare per lavoro. Qualche anno fa iniziai la mia avventuta sulla blogosfera.
E conobbi Marco Vuchich.
Che posso dire di lui, senza cadere in un gorgo di parole artefatte? Bè, è un ragazzo di spirito, che ride del mondo e dell'uomo e, credetemi, ce n'è un gran bisogno!
Ho scoperto ultimamente che, oltre che ad un grande vignettista, ha doti di scrittore niente male! Vi regalo il link del suo blog VUKICBLOG da dove si può accedere a tutta la sua opera omnia^




giovedì 17 aprile 2014

SE FOSSI UN FILOSOFO di Michele Giunta



Se fossi un filosofo
dovrei scrivere di filosofia, ma non so se ne sarei all’altezza ed in primis vorrei avere una barba fluente, come quella dei grandi pensatori del passato, che celasse quella mia espressione di diffidenza verso l’umanità intera;

Se fossi un filosofo
dovrei camminare in silenzio lungo i sentieri dell’animo umano e conoscere quale sia la strada giusta che mi allontani dalle insidie dell’ignoranza;
dovrei cogliere sapientemente quegli infinitesimi particolari che sfuggono alla visione superficiale che è propria dell’ uomo moderrno;
dovrei essere in grado di dimostrare che nella vita non bisogna prendere niente sul serio, neanche noi stessi, perché è l’unico modo per restare a galla;

Se fossi un filosofo
dovrei cogliere le armonie essenziali nascoste nell’essere umano e capire se i colori che percepiamo sono l’anticamera dell’essenza della felicità che ricerchiamo sino allo stremo delle nostre forze;
dovrei andare a passeggio con la Sfinge e capire se veramente essa nasconda dentro di sè il famoso enigma o se è tutta una grande balla;

Se fossi un filosofo
dovrei dimostrare in maniera inconfutabile e senza timore che la vita e la morte sono le facce della stessa medaglia ed entrambe possono nuocere od annullarsi a vicenda;
dovrei studiare tanto e di più e capire che tutte le cose che riguardano la nostra esistenza gettate nel cestino della memoria sono importanti perché contengono elementi essenziali per capire noi stessi;
dovrei mettermi in gioco ogni istante della mia vita e scommettere ad occhi chiusi se l’incertezza che domina il mio intelletto nasconda in realtà la sicurezza del mio lungo cammino; 
 
Se fossi un filosofo
vorrei insegnare ai bambini che devono seguire i consigli degli adulti e poi eseguire perfettamente il contrario di quello che hanno imparato;
vorrei capire se le ansie e le paure per il futuro siano un’eredità lasciataci dai nostri antenati;

Se fossi un filosofo
non vorrei che nessuno di voi mi inviti a cena, perchè rischierei di essere saccente e parlando, parlando non mi gusterei appieno le prelibatezze che avete preparato per il mio palato che sconosce i sapori dell’etica e dell’estetica;

Se fossi un filosofo…….
..ma, sfortunatamente, non lo sono.

Michele Giunta 28 agosto 2012-08
( ignorante in filosofia )
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