La scienza della libromania

lunedì 17 settembre 2012

Raccolgo i ricordi...

Raccolgo i ricordi sparsi per casa e chiudo, come faccio ogni sera, la cassapanca delle mie memorie.
Poi cerco le parole superflue abbandonate nel giardino e dopo aver ripulito l'anima dalla immondizia accumulata, indosso il pigiama di carta e leggo le poesie che mi accompagneranno questa notte, nei luoghi dove l'infinito ha fondato le sue città individuali.
Viaggerò ancora una volta, accanto a te e ci perderemo come è giusto sia, dopo la nebulosa di Gagarin, per ritrovarci su quella stella in cui firmammo il nostro accordo d'amore nella buia notte prima che iniziasse questo terzo millennio.
E saliremo incerti sulla scala che disegnai da ragazzo, costruita con i colori dell'arcobaleno e con la musica che ascoltammo sulle nubi, cercheremo noi stessi nella proiezione dello zenith.
Sarà l'ultima cosa che vedrai in questa vita, ma te lo giuro che in quel futuro in cui ci ritroveremo, ti racconterò ogni cosa di quello che hai perso.
Aspettami ti prego, dovessi crollare il mondo... aspettami!
(2012 - Michele Giunta - "Raccolgo i ricordi...")
 
 

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